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Controlli fiscali, da gennaio cambia tutto
Il decreto fiscale di fatto andrà a cambiare in modo consistente la catena di controllo sulle frodi ma anche sui movimenti sui conti dei contribuenti. Il primo passo in questa direzione, come ricorda ilSole24 Ore riguarda l’obbligo della fattura elettronica tra “privati” che di fatto potrebbe portare ad un flusso di circa 1,8 miliardi di file. Con questa mole di informazioni, l’Agenzia delle Entrate di fatto potrà dare il via ad una serie di incroci di dati con le comunicazioni sulle liquidazioni Iva. E da qui potrebbero partire valanghe di alert del Fisco che di fatto potrebbero dare il via ad una serie di contestazioni da parte del Fisco. Ma in questo nuovo corso del Fisco che prenderà il via a gennaio 2019, va sottolineato il nuovo ruolo della Guardia di Finanza. Le fiamme gialle infatti potranno usare le informazioni della Superanagrafe dei conti correnti che è già a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo Entrate e Gdf vigileranno sui movimenti sospetti sui conti correnti sia dei contribuenti che delle imprese. Il tutto, anche in questo caso, potrebbe poi dare il via agli accertamenti da parte del Fisco. Inoltre il dl Fisco va ad eliminare il numero minimo di controlli sulle Pmi. Da qui potrebbero scaturire controlli su frodi più grandi e complesse che spesso riguardano soggetti ben più vasti rispetto alle piccole e medie imprese. In tutto questo nuovo quadro di controlli fiscali si inserisce anche la pace fiscale. La chiusura di diversi contenziosi potrebbe aprire la strada a nuovi controlli su altri fronti che potrebbero smascherare i “furbi” che evadono. (Fonte PMI)