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Decreto Bollette 2023, come funziona il credito d’imposta per le imprese
Una delle principali novità introdotte dal Decreto Bollette è l’estensione fino al secondo trimestre del 2023 dei crediti d’imposta a favore delle imprese, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Le aliquote e le condizioni previste dal Decreto per il secondo trimestre 2023 sono:
– credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2023 per le imprese energivore definite dal decreto Mise 21 dicembre 2017;
– credito d’imposta in misura pari al 10% della spesa sostenuta per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2023 per le imprese non energivore, dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW;
– credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas naturale, consumato nel secondo trimestre solare del 2023 per le imprese gasivore, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici;
– credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre 2023 per le imprese non gasivore, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.
Di conseguenza, con il DL Bollette il credito d’imposta è stato ridotto (anche fino a 25 punti percentuali) sia per le imprese non energivore che per le altre imprese.
Infatti, per le imprese energivore il credito d’imposta nel primo trimestre era pari al 35% mentre per le altre imprese nel primo trimestre era pari al 45%.
A chi spetta il credito d’imposta
Il credito d’imposta spetta alle imprese nel momento in cui il prezzo pagato per l’energia elettrica e il gas naturale, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre dell’anno 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, ha subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% rispetto al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Il credito d’imposta di cui beneficiano le imprese energivore, gasivore e non solo, si può utilizzare in compensazione nei modelli F24 entro il 31 dicembre 2023 o essere cedute per intero ad altre imprese o istituti di credito.