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Dl liquidità, Fapi: rischio penale su contagio affossa ripartenza
(9Colonne) Roma, 13 mag – “E’ aberrante ritenere che le imprese siano ritenute responsabili in caso di contagio dei dipendenti. Tra le tantissime difficoltà economiche che si sono generate dopo due mesi di chiusura forzata, scaricare sulle aziende una simile responsabilità significa affossare a priori la ripresa economica e produttiva”. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della FAPI (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto. “Facciamo appello alla sensibilità delle forze parlamentari – aggiunge Sciotto – affinché venga presentata un emendamento di modifica al Dl liquidità, volto ad eliminare la responsabilità civile e penale a carico del datore di lavoro. Mai come in questo momento, è necessario sburocratizzare e semplificare ogni procedura, evitando di appesantire il carico di responsabilità dei datori di lavoro. E’ evidente, però, che qualora sia dimostrato che l’infezione derivi dall’inadempimento del datore di lavoro che non abbia ottemperato agli obblighi di sicurezza, chiediamo che sia applicato il massimo rigore”. “Pertanto facciamo appello al Governo affinchè venga introdotta una misura di credito d’imposta, al cento per cento, sui dispositivi di protezione e sugli accorgimenti per la sanificazione delle imprese per la tutela dei dipendenti e dei clienti” conclude Sciotto.