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Migranti: Fapi, impieghiamo in agricoltura percettori Rdc
Roma, 07 mag – (Nova) – “Perche’ non e’ possibile impiegare i percettori di reddito di cittadinanza nel comparto agricolo? Sara’, forse, considerato discriminate questo tipo di lavoro per il Governo? Chiediamo di conoscere se dietro la volonta’ politica di regolarizzare 600mila clandestini c’e’ una visione ideologica o la consapevolezza delle reali difficolta’ che vive l’agricoltura italiana, in particolare in Sicilia, Puglia e Campania”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente nazionale della Fapi, la Federazione autonoma delle piccole imprese, Gino Sciotto. “Le mani sporche di lavoro – ha spiegato Sciotto – profumano di dignita’, per questo, il lavoro nelle serre o nelle piantagioni di frutta, in un momento di grave recessione economica per il Paese, deve essere rivolto innanzitutto ai disoccupati italiani. E’ vergognoso, invece, dare opportunita’ a chi e’ arrivato in Italia violando le leggi, del resto penalizzando anche gli stranieri che attendono di farlo con il decreto flussi. Le imprese agricole meritano risposte immediate per evitare di gettare i campi alle ortiche, per questo chiediamo al Governo di intervenire”, ha concluso Sciotto.